venerdì 23 aprile 2010

COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

Con commercio equo e solidale si intende quella forma di attività commerciale, nella quale l'obiettivo primario non è soltanto la massimizzazione del profitto, ma anche la lotta allo sfruttamento e alla povertà legate a cause economiche, politiche o sociali.

Nel 2003 le università Cattolica e Biocca di Milano
hanno avviato un'ambiziosa ricerca - i cui risultati sono stati presentati nel maggio 2006 - al fine di fotografare le dimensioni del commercio equo e solidale sul mercato italiano e sui paesi in via di sviluppo, ipotizzando che tale commercio possa diventare una possibile politica di sviluppo dei paesi arretrati.

Durante il 2005 nella sola Unione Europea il commercio equo e solidale ha raggiunto u
n fatturato record di 660 milioni di euro, due volte e mezzo maggiore rispetto allo stesso nel 2001. Sempre nell'UE, sono più di 79 mila i punti vendita che trattano merci solidali (57 mila di questi sono supermercati comuni che vendono anche prodotti equi) mentre sono circa 2800 le botteghe del mondo presso cui offrono il loro servizio circa 100 mila volontari.

In Italia

Il dato italiano sulla spesa pro-capite è il più basso d'Europa: 35 centesimi di euro a testa. Le botteghe solidali sono circa 600 in tutta Italia e sono concentrate prevalentemente nel nord. Le persone coinvolte nelle botteghe tra dipendenti
, volontari, soci e cooperative, sono 60 mila. I prodotti del commercio equo, specialmente quelli alimentari, si trovano in molte catene della grande distribuzione, I punti vendita che trattano prodotti equosolidali in Italia sono più di 5.000.